Conferma per la giovane prodotto del settore giovanile: «Qui ho avuto sempre grandi occasioni»
La carta d’identità recita 2000 alla data di nascita. Una nuova generazione, pronta a stupire. È questo lo spirito che accompagnerà la prossima avventura con la maglia della Pallacanestro Mirano di Anna Carraro, che proprio oggi ha festeggiato il 20esimo compleanno.
È lei il secondo tassello della squadra biancoazzurra che l’anno prossimo affronterà il campionato di serie C femminile. Un orgoglio per tutta la società visto che Carraro è cresciuta nel settore giovanile di Mirano, arrivando già tre anni fa a vestire la maglia della Prima Squadra. «Ho iniziato un po’ più tardi rispetto ad altre compagne – racconta Anna Carraro – perchè ho provato altre discipline, ma ho capito che volevo fare uno sport di squadra e quindi ho seguito le orme di mio fratello. Ho sempre giocato con la maglia di Mirano e per me è un grande onore: sarà la tredicesima stagione con questi colori».
Fin da giovane Carraro ha messo in mostra le sue qualità: «Ho sempre avuto grandi opportunità, partecipando al Trofeo delle Province con la selezione provinciale di Venezia, e poi al Torneo per Iqbal sempre con una rappresentativa regionale. Poi ho iniziato fin da giovanissima in Prima Squadra, vivendo anche l’emozione della promozione in serie B nel mio primo anno senior».
Quella che si profila all’orizzonte sarà una stagione con molte incognite, ma anche la certezza di voler ricominciare con grande entusiasmo:
«Sono molto felice di rimanere a Mirano, mi sembra di aver lasciato un conto in sospeso dopo il lock down. Mi trovo molto bene con questa società e con questo gruppo, dentro e fuori il campo. Non vedo l’ora di tornare in campo con tanta energia e grinta. Penso che se riusciremo a ingranare bene la marcia, potremo fare delle buone cose. Sappiamo che non sarà un campionato facile, ma credo che questa squadra abbia delle ottime potenzialità. Personalmente voglio migliorarmi, puntando a una continuità di rendimento che mi è mancata l’anno scorso, aiutando la squadra magari aiutando anche le nuove leve che arriveranno dal settore giovanile».